Roberto Leorato al Polo Confortini
Su base di cartone o su tela, si estendono le opere pittoriche di Roberto Leorato, presente fino al 12 febbraio al polo chirurgico Pietro Confortini dell’ospedale Borgo Trento,
con la mostra Pagine sospese a cura di Mariafulvia Matteazzi Alberti.
Critica di Vera Meneguzzo
Di base, inchiostri diluiti in acqua, ma l’artista ricerca la luce tramite interventi in acrilico e tempera. Frequente l’uso di pennarelli e matite colorate. Vasta la gamma dei colori,
dal rosa fenicottero agli azzurri argentei, dal glauco dell’asfodelo al blu che dorme intorno alla luna, dal verde pelle di serpente al viola
dell’ultimo tramonto.
L’autore si ispira soprattutto alla natura,malo attraggono anche le figure fantastiche, in particolare le forme della Valle delle Sfingi della Lessinia.
Partendo da una idea figurativa, lentamente la stempera inunsemi-astratto ricco di aromi, di arpeggi, di morbide sensazioni, liberando
la poesia che scalpita dentro la realtà.
Allora appaiono tenui venature di foglie, chiome d’albero carezzevoli come capelli di principessa, grosse radici che hanno il colore dell’oro. Il tutto
immerso in una alternanza di veli di nebbia e di campiture impenetrabili come misteri.
L’intuizione, supportata dalla scintilla creativa, diventa colloquio con la natura avvertita nella sua essenza e rivisitata nei dettagli primordiali. Sono pagine sospese e presenze di fibre sottili, di baci di vento, di prati primaverili per le più ardite discese, è sciacquio d’acqua per le azzurre distese di mare. In mostra anche piccole sculture con impasti di gesso, pigmenti ed elementi naturali per fiori, foglie e reperti marini.
Articolo L’Arena, giovedì 2 febbraio
Testo di Vera Meneguzzo
Immagini di Cronaca di Verona
Lascia un commento