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Cromie – Nuova personale di Roberto Leorato

7 Dicembre 2017 by rleorato Leave a Comment

testo di Nicola Viviani

Cromie

testo di Nicola Viviani per la mostra d’arte di Roberto Leorato  
09 dicembre – 24 dicembre 2017   Via Guglielmo Oberdan, 14 – Verona – presso lo spazio Manufatto

La vivacità del colore in ogni sua forma, intendendo sia l’intensità cromatica dell’acrilico, sia l’impronta che esso lascia sulla tela, è l’ultimo porto al quale è approdato Roberto Leorato dopo aver indagato diverse ed elaborate forme di sperimentazione. Dal segno graffiante ed essenziale di natura grafica ai grandi dipinti su tela, dalla scultura in gesso e metallo alla vetrificazione del colore attraverso la resina trasparente, l’attenzione si sposta ora alla vibrante essenza del colore nella sua forma più pura.

Sia che esso vesta la forma di una macchia oppure si stiri in un tracciato sottile, l’idea che sottende questo nuovo percorso non cambia: i nostri occhi sono attratti dal colore al punto da non poterli più controllare e, in un divenire quasi “automatico”, seguono la traccia del pennello, percorrendo quei filamenti di cui la tela è intrisa. Curiosamente, questo è frutto di un processo artistico al limite tra l’inconscio e l’onirico, ed è Leorato stesso a raccontare come la creatività alla base di queste opere appartenga, almeno in parte, al proprio subconscio, ormai costituito da una serie di stratificazioni di esperienze tecniche attraverso le quali è riuscito a raggiungere, in questa fase, un automatismo creativo espresso attraverso la traccia cromatica liberata dal pennello.

Il filo colorato, muovendosi sinuosamente, sembra percorrere i meandri di quell’invisibile labirinto costruito all’interno del subconscio artistico. Sempre presente, l’immancabile e raffinato aspetto decorativo che accompagna ogni fase della sua carriera artistica, e che conferisce ad ogni sua opera le qualità per poter essere collocata nei contesti più differenti.

Per ora, possiamo solo apprezzare questa esplosione cromatica, attendendo la trasformazione che porterà a una nuova evoluzione nel percorso artistico di Roberto Leorato, non dimenticando che la sua imprevedibilità creativa non consente nemmeno a noi, amici più stretti, di immaginare quali materiali e quali tecniche attireranno la sua curiosità negli anni a venire: nel frattempo, gustiamoci tanto l’attesa quanto le impronte e le tracce costituite da queste vibranti cromie.

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Legami e Improvvisazioni – presso la chiesa S.Maria in Chiavica, Verona

5 Febbraio 2017 by rleorato Leave a Comment

Roberto Leorato all’interno dell’esposizione

Legami e Improvvisazioni 

Mostra a cura di Manuela Arreghini, Massimo Rubolotta
Collaborazioni: mancino, Pierpaolo Manfrè, Massimo Totola
 

Legami e improvvisazioni
Roberto Leorato esporrà assieme ad una collettiva di artisti
Santa Maria in Chiavica Via S.Maria in Chiavica, 7 -37121 Verona

Sabato 4, Domenica 5 Novembre 2017
Sabato 4 – Apertura mostra ore 11-21 / Inaugurazione ore 17.30
Domenica 5 – Apertura mostra ore 10-17 con installazione ed azione

– Eventi correlati – 
Inaugurazione Sabato 4 alle ore 17.00
Intervento di:
Massimo Totola, narrazione – Maurizio Zanolli, action painting
Massimo Bitasi, percussioni – Luca Crispino, chitarre – Cristina Mazzo. sax alto – Massimo Rubulotta, percussioni elettroniche – Massimo Totola, hand pan ed elettronica – Roberto Zantedeschi, tromba.

Domenica 5 alle ore 11.00
Intervento di:
Silvano Biondani con Elena Grossule, mimo – musiche di Cristina Mazza e Massimo Rubolotta.

Filed Under: evento, portfolio, Ufficio Stampa Tagged With: arreghini, arte verona, artista veronese, chiavica, mancino, manfre, roberto leorato, rubolotta, totola

Polo Confortini

5 Febbraio 2017 by rleorato Leave a Comment

Roberto Leorato al Polo Confortini

Su base di cartone o su tela, si estendono le opere pittoriche di Roberto Leorato, presente fino al 12 febbraio al polo chirurgico Pietro Confortini dell’ospedale Borgo Trento,
con la mostra Pagine sospese a cura di Mariafulvia Matteazzi Alberti.

Critica Vera Meneguzzo

 

Critica di Vera Meneguzzo

Di base, inchiostri diluiti in acqua, ma l’artista ricerca la luce tramite interventi in acrilico e tempera. Frequente l’uso di pennarelli e matite colorate. Vasta la gamma dei colori,
dal rosa fenicottero agli azzurri argentei, dal glauco dell’asfodelo al blu che dorme intorno alla luna, dal verde pelle di serpente al viola
dell’ultimo tramonto.
L’autore si ispira soprattutto alla natura,malo attraggono anche le figure fantastiche, in particolare le forme della Valle delle Sfingi della Lessinia.
Partendo da una idea figurativa, lentamente la stempera inunsemi-astratto ricco di aromi, di arpeggi, di morbide sensazioni, liberando
la poesia che scalpita dentro la realtà.
Allora appaiono tenui venature di foglie, chiome d’albero carezzevoli come capelli di principessa, grosse radici che hanno il colore dell’oro. Il tutto
immerso in una alternanza di veli di nebbia e di campiture impenetrabili come misteri.
L’intuizione, supportata dalla scintilla creativa, diventa colloquio con la natura avvertita nella sua essenza e rivisitata nei dettagli primordiali. Sono pagine sospese e presenze di fibre sottili, di baci di vento, di prati primaverili per le più ardite discese, è sciacquio d’acqua per le azzurre distese di mare. In mostra anche piccole sculture con impasti di gesso, pigmenti ed elementi naturali per fiori, foglie e reperti marini.

Articolo L’Arena, giovedì 2 febbraio
Testo di Vera Meneguzzo

Immagini di Cronaca di Verona

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Personale di Roberto Leorato

24 Gennaio 2017 by rleorato Leave a Comment

Arte in Ospedale – Roberto Leorato al polo chirurgico Piero Confortini

L’ARTE IN OSPEDALE accoglie la personale di Roberto Leorato dal titolo PAGINE SOSPESE. Mostra a cura di Marifulvia Matteazzi Alberti.
Inaugurazione giovedì 26 gennaio alle ore 11.00 presso il Polo Chirurgico “Piero Confortini“.
Orari mostra: lunedì-sabato ore 10-16, fino al 12 febbraio.
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Roberto Leorato - Piero Confortini

Roberto Leorato - Piero Confortini

Roberto Leorato - Piero Confortini

Roberto Leorato - Piero Confortini

Roberto Leorato - Piero Confortini

Roberto Leorato - Piero Confortini

Roberto Leorato - Piero Confortini

Roberto Leorato - Piero Confortini

Roberto Leorato - Piero Confortini

Roberto Leorato - Piero Confortini

Roberto Leorato - Piero Confortini

Roberto Leorato - Piero Confortini

Roberto Leorato - Piero Confortini

Roberto Leorato - Piero Confortini

Roberto Leorato - Piero Confortini

Roberto Leorato - Piero Confortini

Roberto Leorato - Piero Confortini

Roberto Leorato - Piero Confortini

Roberto Leorato - Piero Confortini

Roberto Leorato - Piero Confortini

Roberto Leorato - Piero Confortini

Roberto Leorato - Piero Confortini

Roberto Leorato - Piero Confortini

Roberto Leorato - Piero Confortini

Roberto Leorato - Piero Confortini

Roberto Leorato - Piero Confortini

 

Personale di Roberto Leorato
di Marifulvia Matteazzi Alberti

Quella di Roberto Leorato è una vocazione essenzialmente lirica , una forza comunicativa mirata ad un dipingere che esprime profonde sensazioni che si legano all’evoluzione dell’elemento figurativo iniziale che diventa traccia visibile che a poco a poco va scemando per far posto ad una vibrazione poetica che fermenta di tonalità, di fragranze, di suoni, di umori che pullulano all’interno delle composizioni. Ogni Opera ha origine da una lunga consuetudine alla riflessione, da una lenta maturazione interiore per alludere al senso più vero, alla vita nascosta di ogni segno cromatico nel tentativo di liberarsi dal reale per andare verso il discorrere delle sole cromie, tese all’emanazione di luce.

Roberto Leorato lavora intensamente immagini che oscillano tra accenni di forma che ancora affiorano e tutto ciò che muta, che scorre, si sovrappone, si svolge, astrae in un gioco di screziature, di velature stemperate, depurate da artifici per precisare affioramenti, taciti bagliori. Sono rappresentazioni di infiniti aspetti in continua mutazione che palpitano come linee che si sfanno, si sovrappongono, si sciolgono per dilatarsi, per poi prontamente raccogliersi alludendo a diafane, impalpabili venature di foglie, di chiome aperte all’aria, di contorte radici che spuntano dalla porosità del terreno dove masse più scure si alternano a nebbie leggere, a piani sfumati, corpuscolati, graffiati con abbozzi di impressioni che emergono da ampie zone cariche di mistero. E’ una pittura che nasce dall’intuizione baciata dall’atto creativo, una faticosa e tenace ricerca di pensiero accompagnata dall’ intelligente fervore operativo, dal segreto colloquio con la natura sentita e rivisitata nei suoi elementi primordiali dove captare i massimi e i minimi, l’universale e il particolare: permangono profili trasparenti di pagine sospese e presenze di filamenti preziosi, di veli increspati, fremiti e soffi di vento su pendii scoscesi, su vallate e alture e l’iridescenza dell’apertura della distesa del mare, venata di luminosa magia.

L’Artista Roberto Leorato racconta nelle sue Opere l’ immateriale estensione cromatica variegata di inchiostri e solcata da ferite insistenti quali impronte che rimandano a crepe, a solchi e spaccature, alle profondità dell’universo e di cieli infiniti da cui riceve sollecitazioni visive ed emotive che nutrono costantemente occhi e anima. Tutto lo spazio conserva le orme riconosciute e rivisitate nell’insistenza della fitta rete verde azzurra dell’acqua, di tramonti che si spengono in oceani dalle infinite gradazioni del rosso, del viola, del rosa come sostanza tesa nello stupore dell’emanazione di radiosi presagi del tempo, che scandisce i passaggi sulla superficie del quadro, quasi come il fluire di arcane atmosfere rarefatte dove si accumula l’alito del calore umano, delle vecchie volute e dei nuovi percorsi che giorno dopo giorno accompagnano ogni nostra esistenza e dove ognuno può riconoscere la propria storia.

Marifulvia Matteazzi Alberti

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“Orme” performance artistica collettiva Veronese

30 Aprile 2015 by rleorato Leave a Comment

orme

Una bella giornata all’insegna delle arti al Mamadanza di Via San Felice Extra, 50. Infatti per l’intera giornata del 16 maggio si avrà l’occasione di immergersi nelle arti sensoriali (compreso il gusto con aperitivi) e conoscere artisti provenienti dalla musica, dalla danza, dalla parola, dalla pittura e dalla scultura.
Le coreografie saranno proposte su improvvisazione musicale dal gruppo CSIS (Collettivo Sperimentale Improvvisazione Sonora).
Performance musicali con percussioni e musica elettronica.

Gli artisti invitati:
Roberto Leorato, Mancino, Paolo Perbellini, Riccardo Perbellini, Everardo Sguazzardo, Eliana Masala, Massimo Rubolotta, Maria Gardoni, Massimo Totola, Massimo Bitasi, Zeno Fatti, Luca Crispino.

presso via san Felice Extra, 50 (bgo Santa Croce)
ore 11         aperitivo musicale
ore 16.30  in-fusione con Maria
ore 19        aperitivo/concerto con Collettivo Sperimentale Improvvisazione Sonora CSIS

 

 

orme

 

 

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La magica trasformazione dell’umile gesso

26 Settembre 2014 by rleorato Leave a Comment

 La magica trasformazione dell'umile gesso

testo di Stefano Scala

E’ passato un po’ di tempo e sperimentazione, il percorso intrapreso con l’umiltà del gesso si è rafforzato nelle scelte dettate dal confronto con la materia, con il fare e con se stesso. E alla fine riaffiora un altro tenace carattere proprio della ricerca di Leorato: da quel moderno artigiano-alchimista che è, Roberto ha mirato sempre ad una produzione di fattura esteticamente preziosa, e non si è smentito nemmeno qui, riuscendo nell’impresa di trasformare i primi esseri-oggetti informi, meschini e talora ripugnanti in elementi di composizioni colorate e delicate, affascinanti e suggestive, piacevolmente inserite nell’ambiente come scorci di una natura strana ma fantastica, animata e curiosa. Insomma, è il grezzo e umile materiale che via via si anima, si riscatta, si valorizza e si abbellisce, perché il conseguimento finale della dignità ‘sociale’ è il passaggio necessario per indicare e realizzare la magia della trasformazione artistica.

Addirittura quelle forme acquistano consistenze architettoniche e da quella materia biomorfa quasi primordiale dell’inizio del Ciclo del gesso si è ora arrivati a piccoli cosmi che si sono evoluti, popolati da esserini quasi graziosi e certamente intelligenti, imbevuti di colori tenui e di caratteristiche organico-strutturali con vaghe reminiscenze classiche.

I corpi plasmati mantengono una perfetta levità metafisica e allo stesso tempo si arricchiscono di consistenza formale, sono metamorfosi attive fra vita archetipica e frattaglie della produzione umana, fra scarti di tubature su cui crescono colonie di spore pulsanti e resti di capitelli di templi greci; e poi dimorano o in sedi di impensabile eleganza artigianale, come avviene con l’uso spericolato di tavolini dalle lunghe gambe, o si inseriscono come sorprendenti funghi intelligenti negli spazi dell’ambiente espositivo, sempre suggerendo – quasi per miracolo!- i mondi della surrealtà tra le contemplative composizioni  sospese  di Morandi e gli oggetti animati e deformati di Dalì.

Il mondo degli esseri senza considerazione – condannati al semibuio, al sudore e allo sporcarsi le mani tra angustie e rifiuti – può rivelarsi ancora una volta il luogo della delicatezza, della meraviglia e della citazione dotta! 

Il sentiero umile dei gessi di Leorato ha raccolto così per strada le tante idee e la tanta esperienza e ne ha fatto un percorso sempre più insinuante e convincente.

 

 

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Traduzione simultanea

18 Settembre 2014 by rleorato Leave a Comment

Un’indagine sulla forma, come questa si adatti allo spazio e come cambi con il variare delle condizioni alle quali viene esposta, sollecitandola e – a volte – maltrattandola, restandone affascinati e incuriositi come quando si getta in pasto alle fiamme un bicchiere di plastica, guardandolo mentre si accartoccia. Questo percorso artistico di Roberto Leorato ci suggerisce una riflessione sulla nostra percezione del reale, e del confine tra questa e l’astratto (quest’ultimo, spesso, erroneamente considerato come l’anti-realtà): l’astrazione può essere, semplicemente, la forza che imprime la torsione e il conseguente mutamento della realtà.
Fedele alla propria poetica espressiva legata alla lavorazione dei materiali, si esprime attraverso un segno robusto, generoso di colore, esteticamente legato al tipico aspetto che assume la grafica quando viene impressa, trasferendosi dalla matrice alla carta; attraverso i disegni e le sculture in gesso affiora l’elemento marcatamente gestuale che non viene mai abbandonato in tutta la sua produzione artistica, affiancato dalla dimensione contemplativa nella quale ogni
lavoro è sacralmente inserito.

Nicola Viviani
Ars Invenit

 

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variazioni liquide nella materia 21marzo – 15 aprile

16 Marzo 2014 by rleorato Leave a Comment

Roberto Leorato e Milena Maccacaro all’Opificio dei sensi

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L’umiltà del Gesso capitolo 1

10 Maggio 2013 by rleorato 1 Comment

 

La recente produzione di Leorato testimonia di una nuova ricerca e di un rinnovato modo di sperimentare facendo, usando idee e materie non più usuali ma mai dimenticate.
La materia che va manipolata e re-inventata, mantenendone un’aura quasi sacrale e allo stesso tempo rivelandone la sostanza povera, umile, è da molto tempo al centro di questo arrovvelarsi artistico in Roberto.

arte moderna verona
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testo di Stefano Scala

 

 

 

 

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L’umiltà del Gesso capitolo 2

10 Maggio 2013 by rleorato Leave a Comment

 

Si passa ora al gesso, pieno di storia e di emarginazione. Di utilità e di umiliazione. Fragilità e pervicace, secolare consistenza. E lo si fa precipitare in un racconto falsamente demodé, con scenari sospesi di allusioni metafisiche e di calderoni alchemici, in cui si respira profonda l’arte della materialità, della sua voce autonoma quasi ‘automatica’ che si vuole affacciare però ancora a suggerire discorsi senza fine di volumi, contorni, spazi e colori: concetti e immagini di una estetica prosciugata ma indomita, in lotta con altri mondi ma ancora viva, possibile.

 

testo di Stefano Scala

 

 

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