continua da capitolo 4…..Il gesso ha una sua umiltà commovente, il senso di una antica povertà dignitosa, è materia sfruttata per secoli per realizzare bozzetti plastici destinati a farsi da parte, a essere sostituiti dalla nobiltà del marmo o del bronzo, e restare chiusi, dimenticati nei laboratori.. Vorrei fare della sua debolezza, della sua sensibilità persino agli agenti atmosferici, un nuovo pregio”.
testo di Stefano Scala