Così come non c’è più una speranza sociale se non nel ritorno alla semplicità del rapporto dell’uomo con il prodotto del proprio lavoro, anche lo spazio dell’arte non può che rifarsi all’elementarietà del dialogo tra esperienza e materia: un’indicazione che Roberto dà a se stesso e a chi appartiene al suo modo di esistere, fatto di concreta intelligenza sull’esserci della Natura a cui continuano ad appartenere i nostri sentimenti e il nostro bisogno di costruire simboli e richiami estetici.
testo di Stefano Scala